METODO ZIM

(semplificazione di una rete elettrica)

INTRODUZIONE

Tra due punti di un circuito elettrico  scorre corrente SE E SOLO SE tra essi c’è una ddp ( differenza di potenziale ):

- Circuito interno del generatore: la corrente scorre dal morsetto negativo al morsetto positivo ( da potenziali bassi a potenziali alti   a causa del lavoro fatto dal generatore: moto forzato) [convenzione dei generatori]
- Circuito esterno al generatore: la corrente scorre dal morsetto positivo al morsetto negativo (da potenziali alti a potenziali bassi: moto spontaneo ) [convenzione degli utilizzatori]

Tra due punti allo stesso potenziale ( equipotenziali) NON scorre alcuna corrente.

E’ necessario usare i simboli del generatore e delle resistenze , sotto riportati , rispettando tutti i particolari e le dimensioni usando un quaderno a quadretti 5x5 mm. ( naturalmente i colori sono solo indicativi per i morsetti e i punti di connessione )

Il metodo ZIM consiste nell’applicazione di 5 fasi

1° fase :INDIVIDUAZIONE

         Individuare tutti i punti di connessione  (pc) dei componenti attivi ( generatori) e passivi         

( resistenze) i morsetti ( m ) presenti nel circuito funzionante a carico;

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2° fase : IDENTIFICAZIONE

         Identificare tutti i punti (m -  pc) (connessione e morsetti ) con una lettera dell’alfabeto ad esclusione delle seguenti V R I G E ( per evitare confusione con le grandezze elettriche presenti) , con il seguente criterio:

- assegnare la stessa lettera a quei punti uniti da un tratto di conduttore,
mentre lettere diverse a quei punti separati dal simbolo del generatore o del resistore

3° fase : SEMPLIFICAZIONE

Semplificare il circuito applicando le conoscenze:

- della serie: componenti attraversati dalla stessa corrente ( oppure quando la fine di uno è l’inizio solo di un altro) ;
- del parallelo, componenti che presentano la stessa ddp   ( oppure che presentano le stesse lettere agli estremi).

         Il procedimento termina quando si arriva ad una sola resistenza RT da collegare ai morsetti del generatore di fem E.

         Naturalmente è necessario riscrivere tanti circuiti quante sono le semplificazioni usate.

         Per ogni circuito modificato è necessario conservare la stessa identificazione dei pc e m  per la parte non modificata

4° fase : ANALISI

Calcolo di Correnti

         Dall’ultimo circuito calcolare la corrente erogata dal generatore applicando la legge di OHM:   I = E / RT

         Risalire al primo circuito e per esso applicare tante leggi di OHM quante sono le correnti incognite.

5° fase : RICERCA

         Dopo aver scritto tutte le relazioni di OHM per il calcolo delle correnti, si riprende la prima relazione: se in essa è noto il valore della ddp, basta eseguire il calcolo per avere il valore della corrente.
         In caso contrario , a partire dall’ultimo circuito fino al primo, individuare quel circuito in cui sono presenti i due punti della ddp, con un solo componente tra essi, e calcolare la ddp incognita, applicando la legge di OHM :   V = R* I.
         Procedere in modo analogo per le altre correnti.

 

Per conoscere , comprendere e applicare  il metodo ZIM osservate  le seguenti 8 diapositive.

Si tratta di un esercizio campione con collegamento misto degli utilizzatori.

Viene chiesto di calcolare le cinque grandezze indicate dal punto interrogativo.

Il circuito di partenza viene identificato con N. 1 , e per esso si applica la prima, seconda e terza fase , ottenendo il circuito N.2 ; continuando la terza fase (semplificazione ) si costruisce il circuito N.3 e quindi il N.4 , ultimo circuito perché siamo arrivati all’unica resistenza RT da collegare ai morsetti del generatore di fem E.

Arrivati al circuito N.4 si passa alla quarta fase (analisi) e dopo alla quinta fase (ricerca) e dopo risolvere le richieste del problema….. OK? Se ci sono problemi , non esitate a contattarmi….. Buon Lavoro.

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